IL PREDICATORE NELLO SPORT
Oggi come oggi il fitness è un’ attivitá molto seguita perché l’ ascesa della sedentarietà ha risvegliato in gran parte della popolazione quel bisogno di sentirsi e di vedersi bene.
Chi non ha mai fatto un po’ di esercizio fisico? Chi non si è mai messo a dieta? Io si, state pensando, ed io sono sicuro che ricordate positivamente quel momento. Essere salutisti colma lagune di vario aspetto.
Ti sei innamorato? Ti metti a dieta e fai esercizo. Ti sei lasciato? Ti metti a dieta e fai esercizio. Distoglie la mente e dà una mano all’ autostima.
Ricordiamo che le attività motorie hanno sempre segnato l’ esistenza umana, secondo alcune ricerche le prime pratiche sportive nacquero nell’ antica Grecia ed erano orientate verso l’ arte del combattimento. Con il passare degli anni avanzarono anche gli sport di squadra e ciò diede la possibilità ai praticanti di importarne il principio di gruppo.
Ora però veniamo al nocciolo, al motivo per il quale ho deciso di scrivere questo articolo.
« L’importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene. » |
(Pierre de Coubertin)
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Perché se è vero che la vittoria ripaga, è altrettanto vero che saper di aver dato il massimo di noi stessi, vittoria o meno, ci fa sentire bene e con la coscienza apposto. Allora perché si critica chi semplicemente sta curando sé stesso?Cosa intendo, intendo che io troppo spesso sento sparare giudizi manco fossero complimenti. “Vai a camminare? E cosa credi di fare con due passi?”
“Fai nuoto? L’ altro giorno in palestra c’ era un pesce che faceva squat.”
Tutti giudici dello sport, atleti, fisioterapisti, chirurghi. Un consiglio ci stá ed è sempre ben accetto, soprattutto da chi ne sá più di noi, però ecco….un consiglio, non è che chiunque svolga qualcosa di diverso da quello che piace a noi sta sbagliando.
Personalmente e per ciò che le mie conoscenze mi permettono , devo ammettere che esistono eccome alcune attività più dannose di altre, non me ne vogliate, ma il calcio è uno di questi. Più di un mio cliente ne ha portato con sè i danni, qualcuno addirittuta ha dovuto smettere di giocare, ma indubbiamente ce ne sono altre centinaia che continuano a praticarlo senza particolari problemi.
Sconsiglierei il calcio ad un bambino? Per alcune ragioni si, per altre no. Si perché al 90% finirà con una lesione ai legamenti o fratture varie. No perché se è la sua passione è giusto che la segua; no perché stare in un gruppo, rapportarsi con gli altri e rispettare delle regole, non può che essere positivo. No perché lo spirito della sfida e la felicita della vittoria sono valori importanti.
Come avete notato prevalgono i lati positivi, perché lo sport è sempre lo sport. Anche chi si fa le sue due corsette settimanali sá il fatto suo, miglioramento cardiovascolare e produzione di endorfine che post allenamento,lo fanno sentire un dio.
La partita di calcetto il venerdì, l’ ora in palestra, il corso di nuoto, sono cose che non si fanno per guadagnarsi il pane. Si fanno perché ci fá piacere farle.
Il vescovo ha predicato, la messa è finita, andate a fare quello che vi pare. Io vi lascio con una domanda.
È giusto sparare a zero su chi non solo sta facendo qualcosa per la sua salute, ma sta anche appagando sé stesso?
No! Piuttosto se ne abbiamo le competenze diamogli un consiglio da amico, ma che faccia ciò che gli piace. E vi ho dato anche la risposta.
Adesso andate a fare sport!
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