Colazione da povero, pranzo da principe, cena da re?
La colazione è il pasto più importante della giornata?
Saltare la colazione è sbagliato?
Cosa mangiare a colazione?
Se non fai la colazione ti senti senza energie?
In questa giungla di comandamenti alimentari, vediamo se queste affermazioni hanno un senso fondato oppure sono soltanto lo slogan della mulino bianco o perché no della Kelloggs?!
Innanzitutto analizziamo nel dettaglio la situazione ormonale che abbiamo appena svegli.
Durante il riposo notturno, a meno che non ci si svegli e si amoreggi col frigo, la glicemia (cioè gli zuccheri nel sangue) viene mantenuta stabile dall’ azione di ormoni detti glucorticoidi ( cortisolo, gh, glucagone ) i quali mobilitano i trigliceridi del tessuto adiposo allo scopo di trarne energia ( ATP adenosintrifosfato).
Oltre alla lipolisi, incrementano anche la proteolisi, mobilizzazione delle proteine , ma questo in misura molto minore rispetto ai grassi di deposito.
Hanno altresì un’ azione antiinfiammatoria e ricostruttrice del tessuto osseo, l’ ancestrale sonno ristoratore.
Detto questo, torniamo indietro negli anni, quando Antonio banderas ancora non ci preparava le fette biscottate mentre parlava con una gallina e vediamo cosa avveniva.
Sicuramente non sempre c’ era disponibilità di cibo, il pasto principale era quello fatto dopo il tramonto, quando i cacciatori tornavano nei villaggi con il malloppo della giornata.
A volte tornavano con un bel pezzo di selvaggina, altre con frutta e frutta secca, tuberi, ortaggi, verdure e bacche, altre a mani vuote.
Durante il giorno ci si nutriva poco e con poco, non esistevano i 5/6 pasti, quando c’ era da mangiare si mangiava, quando no no.
L’ apporto energetico non era costante, a periodi di piena , seguivano momenti di secca.
Chissà quante volte hanno saltato la colazione stí mascalzoni è?
Si ma perche non erano grassi? Perché non sono svenuti, sbattuto la testa e morti perché non avevano zuccheri nel sangue?
Che mi risulta morivano di tante altre cose, ma non di obesità o perche saltavano la colazione!
Sono sopravvissuti grazie a questi ormoni e alle catecolamine ( adrenalina e noradrenalina) che traggono appunto energia attraverso il metabolismo catabolico ( bruciare riserve per creare energia). L’ energia per le cellule viventi è rappresentata lo ripeto ancora , dall’ ATP.
Questi ormoni citati hanno, guarda un po’ , un picco durante le ore notturne, quando lo stomaco é vuoto e comunque sia la loro concentrazione sale durante un periodo di digiuno, anche che esso sia diurno.
Allora perché c’ è chi se non si pappa quelle 4/5 fette biscottate o biscotti tuffati nel caffèlatte si sente debilitato?
Perché non ha una buona flessibilità metabolica o meglio, non sa trarre energia dalle proprie riserve. Si parla quindi di INFLESSIBILITÀ METABOLICA.
Succede che il corpo essendo abituato a “vivere” di ciò che costantemente si inserisce, non sa ” sopravvivere sfruttando le riserve di energia” .
È come se l’ automobile camminasse solo se il livello di benzina fosse sopra la metà delbserbatoio e al di sotto si spegnerebbe. Sarebbe un’ automobile efficiente? No!
Ora notiamo cosa succede dentro di noi quando si fa la classica colazione all’ italiana, pasta e cappuccio o biscotti e caffè latte.
Innanzitutto si tratta di un pasto a prevalenza glucidica ( carboidrati ) e spesso non certo povero di grassi.
I carboidrati vengono digeriti e ridotti a zuccheri ( glucosio ), i quali entrano nel flusso ematico innalzando la glicemia.
I recettori si accorrono di ciò e viene stimolata la produzione di insulina, la quale permette al glucosio nel sangue di entrare nelle cellule e quindi di abbassare la glicemia.
Questo significa che l’ insulina è un ormone che partecipa al metabolismo anabolico, cioè quello di depositare, costruire riserve.
L’insulina è antagonista degli ormoni di cui parlavamo sopra, perciò detta spicciola, la lipolisi si arresta. ( mobilizzazione dei lipidi di deposito).
Allora che faccio non mangio gggniente a colazione??
Si, potrebbe essere un modo per perdere grasso, almeno che non ci si abbuffi durante il resto della giornata, oppure si potrebbero scegliere alimenti che stimolino in minor modo l’ insulina .
Quali sono? Alimenti grassi e proteici, perche i grassi e le proteine stimolano l’ insulina in misura molto minore.
In particolare i grassi, oltre ad essere digeriti molto lentamente, una volta assimilati conducono un incremento di acidi grassi liberi nel sangue e questo determina un feedback positivo al metabolismo dei lipidi.
Elementarmente una quiete insulinica e una maggior concentrazione di acidi grassi nel flusso ematico stimola il corpo a ricavare energia dai lipidi, lasciando indisturbati o per lo meno , non abbattendo la presenza degli ormoni di cui si parlava all’ inizio.
Saltare la colazione o quanto meno rendendola povera di gludici può permettere quindi la perdita di massa grassa, oltre che svolgere un’ azione antiinfiammatoria.
Consiglio a tutti quelli che se non si pappano il biscotto nel latte si sentono di svenire, di sostituire gradualmente le proprie amate fette biscottate con una bella manciata di frutta secca e un quadratino di cioccolato extra fondente in modo da migliorare la pripria FLESSIBILITA’ METABOLICA e rieducare il corpo a vivere anche delle proprie riserve.
Bernabei Vincenzo personal trainer.
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